A Termini Imerese Agostino Bova probabilmente per depressione e disperazione causate dalla perdita del posto di lavoro alla Fiat commette omicidio-suicidio

Depressione e disperazione causate dalla perdita
del posto di lavoro. Queste le ragioni che probabilmente hanno condotto al dramma familiare di Termini Imerese. Era stato licenziato un anno e mezzo fa dalla Fiat Agostino Bova, l'uomo che oggi ha ucciso la moglie e ferito la figlia di 30 anni. Secondo indiscrezioni si sarebbe trattato di un licenziamento disciplinare. L'uomo da tempo si arrangiava facendo piccoli lavoretti come il pescatore e il restauratore di mobili.

La figlia, Ornella, colpita alla testa è riuscita a scappare in strada dove è stata soccorsa da una pattuglia della polizia nel frattempo chiamata dai vicini che avevano sentito i colpi di pistola. La ragazza è ora ricoverata al pronto soccorso del Civico di Palermo. È stata sottoposta a una tac al cranio e non sembra abbia subito lesioni cerebrali. Il proiettile fortunatamente non avrebbe trapassato la scatola cranica.


Uccide moglie, ferisce figlia e poi si suicida


L'ex operaio aveva 56 anni, la moglie Margherita Carollo, 51.La famiglia viveva nella zona della stazione di Termini Imerese, in via Navarra. Secondo le prime ricostruzioni l'uomo ha sparato alla moglie, poi ha inseguito nel corridoio la figlia, che è riuscita a fuggire, e infine si è puntato la pistola contro e ha fatto fuoco. La moglie è morta subito, Bova poco dopo.

Val. Cat.
28 luglio 2011
corriere.it









fonte: italpress

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