Gli agenti della Polizia di Stato nelle ore scorse hanno arrestato un giovane di 35 anni di Termini Imerese sorpreso a rubare
Gli agenti della Polizia di Stato…, nelle ore scorse hanno arrestato un giovane di 35 anni di Termini Imerese sorpreso a rubare dentro l’attività commerciale Radici piccolo museo della natura in via Gagini a Palermo.
A lanciare l’allarme una delle titolari…, Raffaella Quattrocchi che su cellulare aveva visto una persona aggirarsi dentro il locale. Il giovane aveva uno zainetto in spalla e indossava un cappellino da baseball. Gli agenti di Polizia lo hanno perquisito e dentro lo zaino sono stati trovati alcuni tablet, soldi in contanti, un carnet d’assegni e alcuni attrezzi da scasso come tronchese e trapani e generi alimentari.
L’attività…, era stata messa a soqquadro e la porta che si trova sul retro forzata. Il giovane è stato portato in Questura.
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Siccità, prende quota l'ipotesi di realizzare un dissalatore a Termini Imerese: la presa a mare c'è già
Allarme bomba nel sottopasso Fs a Termini Imerese, rientrato
Allarme bomba questa mattina per la presenza di una valigia sospetta sotto il ponte della ferrovia, nella via Ugo Foscolo, a Termini Imerese (Palermo), nelle vicinanze di un supermercato.
Sono intervenuti i carabinieri del reparto territoriale e gli agenti del commissariato di polizia che hanno isolato l'area che hanno bloccato il traffico.
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I giudici della Corte di Cassazione hanno confermato che Francesco Giunta era incandidabile alla carica di sindaco del Comune di Termini Imerese
La vicenda inizia a maggio 2017, la commissione elettorale circondariale ammetteva il candidato Francesco Giunta alla competizione per l’elezione del sindaco di Termini Imerese, nonostante quest’ultimo avesse patteggiato una pena a 16 mesi. La commissione elettorale circondariale, aveva accolto le tesi dell’avvocato che assisteva Giunta che nel parere aveva sostenuto che, ai sensi della legge Severino, l’incandidabilità scatterebbe solo per coloro che abbiano riportato una condanna superiore a sei mesi per e ai quali fosse stata contestata l’aggravante di avere commesso il fatto con abuso dei poteri, o con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione o a un pubblico servizio…”, aggravante non applicata a Giunta.
Alla luce della decisione della Giunta si era candidato ed era stato eletto sindaco. Contro l’elezione il candidato a sindaco sconfitto Vincenzo Fasone, Salvatore Curreri, Franco e Michele Ciofalo, assistiti dagli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, hanno presentato ricorso al Tribunale di Termini Imerese per chiedere che venisse dichiarata l’incandidabilità di Giunta.
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Traffico di reperti archeologici. Sgominata banda internazionale
Mezzo milione di euro per ristrutturare l’Unità Operativa Complessa di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale “Cimino” di Termini Imerese.
Lo Stato stanzia 65 milioni in meno dello scorso anno: i 10 milioni disponibili basterebbero solo per Termini Imerese e Gela
Naturale che adesso proprio i sindacati siano sulle barricate: "Una riduzione dei fondi di questa portata - commenta la segretaria confederale della Cgil Monica Genovese - è inaccettabile. Il governo regionale dovrebbe intervenire, ma bisognerà capire con quali soldi potrà farlo". Lunedì l'assessore regionale al Lavoro Gianluca Micciché e i sindacati avevano firmato un'intesa per accordare alle aree industriali colpite dalla chiusura della Sicilfiat e della crisi del Petrolchimico il 5 per cento dei fondi per gli ammortizzatori sociali, a questo punto poco più di 490 mila euro. Che dovranno bastare per 750 lavoratori: circa 660 euro a testa per coprire tutto un anno. Spiccioli.
A pagare, però, non saranno solo gli operai delle aree industriali. Gli ammortizzatori sociali in deroga vengono utilizzati per affrontare un grande numero di crisi aziendali, soprattutto nel settore del commercio e dei servizi e per le aziende con meno di 15 dipendenti. "In Sicilia - prosegue Genovese - bisogna ancora coprire gli ammortizzatori sociali del 2014. Solo per quella partita servono 200 milioni di euro".
All'orizzonte si intravedono altre crisi: se la procedura di mobilità aperta per i 1.670 dipendenti Almaviva di Palermo dovesse sfociare in un licenziamento, proprio agli ammortizzatori sociali in deroga bisognerebbe attingere per garantire un reddito ai lavoratori, transitati dal settore industria ai servizi. Proprio per reclamare l'attenzione della politica sulla vertenza, una delegazione del call center si è presentata ieri a "Cambiamenti", la Leopolda siciliana in corso all'ex Fabbrica Sandron di Palermo. Un rappresentante degli operatori è stato invitato sul palco dal sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone: "Chiediamo di individuare soluzioni concrete", ha detto. Nel pomeriggio uno dei tavoli tematici è stato dedicato proprio alla vertenza Almaviva.
Più alle battute finali è invece la vertenza Edistampa-Giornale di
palermo.repubblica.it
Fiat termini Imerese: Fiom, basta spot, governo convochi un tavolo
"Il presidente del Consiglio che conferma di voler andare a Detroit per visitare uno stabilimento Fca. Potrebbe visitare quello di Mirafiori in Italia - prosegue -, in cui si produce ormai solo la Mito e si lavora al massimo tre giorni al mese, quello di Cassino dove per la lastratura è partito ieri il terzo anno di cassa perchè sono cessate le produzioni della Bravo e della Delta e il lancio del nuovo modello Alfa sarebbe previsto per il 2016, Pomigliano dove è in produzione la sola Panda e i lavoratori sono in contratto di solidarietà e ad oggi senza un nuovo modello ci sarà un futuro lungo di ammortizzatori sociali. Il presidente del Consiglio potrebbe chiedere ai lavoratori che produrranno la Renegade come si sta al montaggio con il taglio delle pause e l'aumento dei ritmi. Il presidente del Consiglio potrebbe chieder conto della scarsa rotazione durante la cassa integrazione. Oppure potrebbe recarsi a Termini Imerese dove si riaprirebbero i cancelli chiusi da anni".
"Anche quest'anno in Italia saranno prodotte meno di 400 mila auto, c'è bisogno di investimenti pubblici e privati per reinventare la mobilità per produrre auto ecologiche e sicure: in molti Paesi europei la prassi è che ognuno si assume le proprie responsabilità per rilanciare le produzioni. Negli Stati Uniti ci sono accordi tra Governo, azienda e sindacato, in Italia no. La sfida al presidente del Consiglio è di convocare un tavolo in cui l'obiettivo è il rilancio dell'auto, dell'indotto e della componentistica", conclude.
“Renzi venga davanti ai cancelli della Fiat, parta da questo luogo simbolo delle tante vertenze aperte in Sicilia il riscatto di questa terra”.
Termini Imerese, il futuro passa dal Brasile. Così si punta a salvare l'ex impianto Fiat
Il destino della fabbrica siciliana è in mano a un fondo di Rio che vorrebbe produrre una citycar ibrida. Ma le incognite sono molte e i sindacati sono scettici
di Maurizio Maggi e Gloria Riva - espresso.repubblica.it
È qui, infatti, che ha sede Kbo Capital, la società d’investimenti guidata dal banchiere Roland Gerbauld pronta a ricapitalizzare la Grifa, la start up dal nome antico (Gruppo Italiano Fabbriche Automobili) che da settembre 2013 è in pista per rilevare e, si spera, rilanciare il travagliato impianto siciliano ex Fiat.
È ambizioso il progetto della Grifa: cominciare a produrre, tra fine 2015 e inizio 2016, una citycar a motorizzazione ibrida. Nel segmento A, quello della Panda, di vetture ibride ancora non ce ne sono. La più piccola in circolazione è la Yaris Hybrid della Toyota. Secondo la Grifa, la sicilianina dal passaporto carioca dovrà costare meno dell’utilitaria nipponica a doppia alimentazione - attualmente il prezzo di listino della versione economica è di 18.650 euro - in modo da poter essere impiegata pure nel car-sharing. Successivamente, la vettura sarà realizzata anche con la sola alimentazione elettrica e, a regime, dalla fabbrica dovrebbero uscire 35 mila macchine all’anno.
Anche se il capitale sarà presto straniero, la Grifa seguiterà comunque a parlare italiano. L’attuale amministratore delegato, Augusto Forenza, che ha guidato un’azienda di componenti che forniva la Fiat a Melfi, rimarrà al vertice, così come il capo delle relazioni istituzionali e del personale, Giancarlo Tonelli, ex capo risorse umane di Fiat Auto. Non è l’unico dirigente con un passato torinese a far parte della squadra. Alla regìa tecnica, infatti, ci sono Giuseppe Ragni, già direttore centrale dell’Alfa e condirettore generale di Alenia Aeronautica, e Giovanni Battista Razelli, un passato in Ferrari e poi gran capo del gruppo piemontese in America Latina. Da qui sono nati i rapporti con la finanza brasiliana, sfociati nell’accordo con Kob Capital.
Tutto è comunque legato alla soluzione della matassa sindacale. Alla fine dell’anno scadrà la cassa integrazione per i 769 dipendenti dell’impianto siciliano dove, fino al 2011, si è prodotta la Lancia Ypsilon. Il tempo stringe e se va in fumo anche questa iniziativa sarà praticamente impossibile immaginare un futuro industriale per la sfortunata fabbrica isolana. Anche perché senza accordo non arriveranno, alla Grifa, i prestiti promessi dal ministero dello Sviluppo Economico e dalla Regione Sicilia. Dice Tonelli: «Noi investiremo 350 milioni di euro in tre anni: i cento del capitale e altri 250 grazie ai finanziamenti delle istituzioni, denari che pagheremo un po’ meno di quanto faremmo andando a reperirli sul mercato, e che restituiremo: non si tratta di quattrini pubblici a fondo perduto, ci tengo a precisarlo. Così come dev’essere chiaro che non possiamo farci carico pure degli addetti dell’indotto, come piacerebbe al sindacato», spiega Tonelli.
Dopo l’ultimo incontro (martedì 8 luglio) con la società, peraltro, l’ottimismo da parte dei rappresentanti dei lavoratori sembra essersi raffreddato. Il responsabile del personale, infatti, ha ribadito che la Grifa potrà riassumere circa 400 persone nel giro di 2-3 anni. Ipotesi che non garba troppo a Roberto Mastrosimone, segretario regionale della Fiom-Cgil: «Per ora quelli della Grifa sono solo annunci, non siamo riusciti ad analizzare nel dettaglio il piano industriale. Se al principio pensavamo che dietro al progetto ci fosse Fiat, ora ci chiediamo perché il gruppo torinese dovrebbe regalare gli impianti alla Grifa, mentre tutti i dipendenti vengono licenziati in attesa di una ipotetica riassunzione solo di una parte della forza lavoro». Alla Fiat di Sergio Marchionne, in verità, oggi interessa soprattutto che Termini Imerese esca dal suo perimetro senza traumi sul piano sociale ed effetti negativi per l’immagine.
Al prossimo appuntamento a Roma, alla presenza del governo e pure della Fiat - il 23 luglio - i contorni della faccenda saranno meglio definiti. Meno pessimista appare il sindaco della cittadina, Totò Burrafato, già scottato dal fallimento della “via molisana” per rilanciare l’impianto. Massimo Di Risio, il patron della DR di Isernia, che pure quando gareggiava con le auto da corsa se la cavava bene, nel gran premio della rinascita di Termini s’è fermato ai box prima ancora dello start. «Tutti quelli che si sono avvicinati allo stabilimento di Termini Imerese si sono spiaccicati contro il muro. Ora, forse, questa è la volta buona», si augura il primo cittadino.
Il telaio, il motore termico e le parti meccaniche, dice Tonelli a “l’Espresso”, la Grifa «li comprerà da un costruttore europeo». Tonelli non vuole dire che li acquisterà da un costruttore italiano ma il candidato più probabile, e verrebbe da dire naturale, è proprio Fiat.
Esplicite invece, fin da subito, le intese con la Magneti Marelli, che già fornisce componenti elettrici ed elettronici fuori dal gruppo Fiat. Il presidente della Magneti Marelli, tra l’altro, è Eugenio Razelli, fratello di Giovanni Battista, uno dei potenziali “papà” tecnici delle future Grifa. Lo sviluppo del sistema ibrido, la sfida tecnologicamente più impegnativa, sarà fatto in collaborazione con il Politecnico di Torino e con quello di Palermo.
Bocche cucite sull’argomento design, ma si sa che tra i carrozzieri interpellati c’è anche l’Italdesign di Giorgio Giugiaro. Sul vessillo nazionale del Brasile campeggia la scritta “Ordem e Progresso”, ispirata al motto del filosofo positivista Auguste Comte. I lavoratori di Termini Imerese, il governo e la Fiat incrociano le dita e sperano che il piano della Grifa targata Rio de Janeiro faccia davvero dei progressi.
Termini Imerese lascia Palermo. Creerà una sua città metropolitana nuovo consorsorzio Madonie
Chiediamo al Sindaco di Termini Imerese e alle competenti autorità di monitorare anche la situazione igienica e dei rifiuti del litorale...
A Termini imerese arrivano comunicato del sindaco Burrafato sulla contaminazione delle acque antistanti il litorale di Termini Imerese...
Salvatore Burrafato |
Chiediamo al Sindaco e alle competenti autorità di monitorare anche la situazione igienica del litorale... Ad esempio la zona adiacente alla vecchia centrale idroelettrica è diventata uno scarico di rifiuti a cielo aperto... Una carta di presentazione pessima per i cittadini e i pochi turisti che frequentano il mare termitano (ndr).
Divieto di balneazione a Termini Imerese, parla Burrafato: “nessun allarme per i bagnanti”
segnalazione web a cura di Giuseppe Serrone
Acqua: ancora qualche disagio a causa di un danno alla sorgente Brocato
Bisogna incidere con forza sul rilancio dell'area industriale di Termini Imerese
Il Museo civico di Termini Imerese trasformato in magazzino per ospitare una mostra di presepi
LA STATUA LIGNEA DEL 500 - Per permettere l’esposizione, nella medievale cappella di San Michele con affreschi medievali, è stata addirittura spostata, come fosse una pianta, la cinquecentesca statua lignea dipinta di San Giovanni Battista, pregevole opera di Giacomo Di Leo, relegandola in un angolo, e occultando nei fatti l’eccezionale icona marmorea del Gagini raffigurante la Madonna con il bambino del XVI secolo.
VETRINA SVUOTATA - Nella stanza attigua alla pinacoteca è stata svuotata una vetrina che conteneva un trittico bizantino con Madonna e Santi per collocare dei bambinelli. “In questo contesto sarebbe quasi inutile sottolineare – scrive ancora SiciliAntica - che l’impianto elettrico per l’illuminazione dei presepi è improvvisato e non a norma, se non fosse per il grave rischio che ciò comporta per le opere d’arte presenti nel Museo. Gli organizzatori avevano pensato pure di spostare il grande cratere attico a figure rosse visibile nella vetrina centrale della sezione archeologica. Ma fortunatamente hanno desistito. Nonostante il percorso espositivo del Museo sia stato predisposto e autorizzato dalla Soprintendenza, gli organizzatori hanno spostato, nascosto, occultato opere d’arte senza nessuna cautela e senza nessun rispetto per lo spazio culturale e l’importante patrimonio storico in esso contenuto. Come se la struttura fosse un comune magazzino pieno di vecchie cianfrusaglie e non uno dei più pregevoli musei minori di tutta la Sicilia”.
“VERGOGNA” - “È l’ennesima vergogna - afferma Alfonso Lo Cascio, della Presidenza regionale di SiciliAntica – quello che era il luogo della me¬moria storica di una città e spazio identi¬tario di una comuni¬tà viene utilizzato come un inutile deposito. Una ulteriore offesa al nostro patrimonio culturale da parte di una amministrazione comunale che non solo non riesce a tutelarlo, ma addirittura permette che uno dei monumenti più prestigiosi che la collettività termitana possiede possa essere utilizzato per fini non confacenti con il suo prestigio”.
A Termini Imerese il Sindaco Salvatore Burrafato dialoga con la città: una mail per la situzione delle strade in Via Coppola e Via Mosaico
Un nuovo dialogo con la Città:
Nell'ottica di migliorare e rafforzare le relazioni Amministrazione-Città, è stata attivata una nuova casella e-mail dedicata esclusivamente alle segnalazioni da parte dei cittadini sui disservizi:
lodicoalsindaco@gmail.com
fonte: http://www.comuneterminiimerese.pa.it/Default.asp?MOVE=2&CurrentPage=1
La mail al Sindaco del 27 Dicembre 2013:
Termini Imerese, scoppia la polemica per la pubblicità sui monumenti
Ex Fiat Termini Imerese, sospeso incontro decisivo a Roma per il malore di un operaio
Due scosse di terremoto di magnitudo 3.4 e 2.8 sono state registrate alle ore 11:50:46 italiane e alle ore 12:00:05 italiane di ieri
La scossa di magnitudo 3.4 della scala Richter è stata avvertita dalla popolazione nelle zone più prossime all'epicentro. Non si registrano danni a persone o cose.
fonte > parcodeinebrodi