I giudici della Corte di Cassazione hanno confermato che Francesco Giunta era incandidabile alla carica di sindaco del Comune di Termini Imerese

La vicenda inizia a maggio 2017, la commissione elettorale circondariale ammetteva il candidato Francesco Giunta alla competizione per l’elezione del sindaco di Termini Imerese, nonostante quest’ultimo avesse patteggiato una pena a 16 mesi. La commissione elettorale circondariale, aveva accolto le tesi dell’avvocato che assisteva Giunta che nel parere aveva sostenuto che, ai sensi della legge Severino, l’incandidabilità scatterebbe solo per coloro che abbiano riportato una condanna superiore a sei mesi per e ai quali fosse stata contestata l’aggravante di avere commesso il fatto con abuso dei poteri, o con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione o a un pubblico servizio…”, aggravante non applicata a Giunta.

Alla luce della decisione della Giunta si era candidato ed era stato eletto sindaco. Contro l’elezione il candidato a sindaco sconfitto Vincenzo Fasone, Salvatore Curreri, Franco e Michele Ciofalo, assistiti dagli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, hanno presentato ricorso al Tribunale di Termini Imerese per chiedere che venisse dichiarata l’incandidabilità di Giunta.

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