I sindacati chiedono che a tutti gli operai di Termini, indotto compreso, siano garantiti percorsi di reinserimento lavorativo o di accompagnamento alla pensione.

(AGI) - Palermo, 18 Novembre 2011. - Hanno trascorso la notte all'addiaccio gli otto operai interinali di una delle aziende dell'indotto Fiat, la "Bienne Sud", che si sono incatenati ieri davanti al municipio di Termini Imerese. I loro contratti sono in scadenza il 31 dicembre e al momento non vi e' alcuna prospettiva di rinnovo ne' di ammortizzatori sociali. I lavoratori chiedono che siano estese anche a loro le tutele previste per i metalmeccanici Fiat. Tutele, pero', non ancora definite. L'incontro di ieri al Mise non ha portato a un'intesa, anche se Fiat si e' detta disponibile alla mobilita'. I sindacati chiedono che a tutti gli operai di Termini, indotto compreso, siano garantiti percorsi di reinserimento lavorativo o di accompagnamento alla pensione.
ASSEMBLEA A TERMINI, NODO DA SCIOGLIERE E' MOBILITA'
Assemblea dei metalmeccanici questa mattina nello stabilimento Fiat di Termini Imerese, dove i sindacati hanno convocato i lavoratori per illustrare l'esito dell'incontro di ieri al Mise, conclusosi senza un accordo definitivo sul futuro del polo industriale. Il nodo ancora da sciogliere e che viene sottoposto all'esame degli operai, ha riferito Vincenzo Comella, segretario provinciale della Uilm, e' quello della mobilita'.
Ieri il Lingotto ha dato la sua disponibilita', ma ha posto la condizione di rivedere le tabelle di riferimento: "Sono state sempre usate le stesse ogni volta che si e' fatto ricorso alla mobilita' in tutte le fabbriche di Fiat - ha detto Comella - ma ora l'azienda chiede di rivederle. Evidentemente pensano di far leva sul basso potere contrattuale dei lavoratori nel momento in cui la produzione a
cessera' tra sole quattro giornate lavorative". Comella ha auspicato che "il nuovo ministro dello Sviluppo economico, Passera, prenda in mano la situazione e lunedi' si possa giungere alla firma di un'intesa che garantisca tutti i lavoratori". (AGI) .

Per Termini Imerese inizia l'ultima settimana

Per Termini Imerese inizia l’ultima settimana. L’azienda ha infatti comunica la chiusura definitiva della fabbrica per il 24 novembre. Non dimentichiamo che ci lavorano 2.200 operai che andranno in Cig fino al 31 dicembre. L’ultima Lancia Ypsilon uscirà dalle linee di Termini Imerese il 23 novembre. Poi gli operai dello stabilimento siciliano saranno messi in cassa integrazione fino al 31 dicembre, quando è previsto l’addio definitivo del Lingotto della fabbrica. Una chiusura anticipata rispetto alle previsioni, che arriva in un momento cruciale delle trattative per il futuro di Termini Imerese. Pronto a rilevare la fabbrica, la Dr Motor di Massimo Di Risio. Fim e Uilm hanno dato l’ok all’accordo, la Fiom ancora no. Martedì 15 novembre sono rientrati in fabbrica gli operai della Fiat e dell’indotto che sono già in cassa integrazione. La produzione infatti sta andando avanti ancora per pochi giorni, poi lo stop.
Cresce sempre di piu’ quindi l’attesa per una vera e propria intesa. Il piano industriale già presentato dalla Dr Motors prevede di assumere 1.311 dipendenti in un quadriennio sui complessivi 1.600 attualmente impiegati. La riduzione di organico sarebbe messa in atto con prepensionamenti: e proprio gl incentivi per i lavoratori prossimi alla pensione rappresentano ancora, per la Fiom, un nodo da sciogliere. Di Risio, che si dice “molto soddisfatto” degli accordi già raggiunti con gli altri sindacati si è detto “fiducioso” sulla conclusione della trattativa. L’intesa pero’ dovrà essere condivisa da tutti i soggetti coinvolti nella vicenda di Termini Imerese, dal Lingotto fino alla Regione siciliana.


fonte: finanzaok