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A Termini Imerese rischia il crollo il bastione delle cinquecentesche mura civiche di Carlo V.

Sta per scomparire un altro pezzo del centro storico tra l’indifferenza di chi governa. A denunciarlo è l’associazione SiciliAntica. Il manufatto si trova nella parte bassa della città, in un lembo dell’antica cinta muraria ancora integra e che meriterebbe di essere ripulita e valorizzata adeguatamente.

INTERVENTO IMMEDIATO - “Chiediamo un immediato intervento – dichiara Alfonso Lo Cascio della presidenza regionale di SiciliAntica - affinché una parte della memoria storica della città non sparisca tra il disinteresse totale di chi l’amministra. La parola tutela è un termine completamente sconosciuto a questa Giunta comunale, che non ha saputo elaborare un programma di manutenzione del patrimonio storico e monumentale: l’aspetto grottesco è che continua a riaffermare il grande impegno dell’amministrazione per lo sviluppo turistico. Tra poco quello che potremo offrire a improbabili visitatori sono solo rovine e degrado. Invece di distribuire soldi a gruppi e associazioni amiche per iniziative banali e insignificanti, li utilizzino per evitare che il nostro patrimonio culturale, come l’antica cortina muraria, scompaia del tutto”.

LE ANTICHE MURA - Le mura furono costruite durante il regno di Carlo V d’Asburgo (1516-1556) quando venne deciso l’ampliamento del perimetro murario di Termini Imerese che si inserisce nel quadro del potenziamento delle fortificazioni delle città costiere siciliane. Le nuove mura, che cinsero il centro antico con una cortina muraria provvista di scarpa e rinforzata da bastioni angolari, fu edificata nel trentacinquennio 1556-1591. Il perimetro fortificato era lungo circa 3,8 km e vi si aprivano inizialmente nove porte: di Palermo, di Girgenti (o di Caccamo), Euracea (o della Barratina o di Bellomo oBeddomu, corrotto in Beddoma o Baddoma), di Messina (o di Pescara, dal viceré Avalos di Pescara), del Caricatore, della Sanità (o Portonello della Legname o di Artese), della Marina (o della Dogana), della Pescheria e di S. Caterina (o di S. Giovanni o della Fossola). A queste fu aggiunta, nel 1636, la porta Erculea (oFelice).

PERIMETRO FORTIFICATO - La costruzione del nuovo perimetro fortificato, sancì l’inizio della progressiva espansione dell’abitato sulle colline di S. Lucia e di S. Francesco di Paola, con la graduale saturazione degli spazi verdi. La costruzione delle nuove mura ebbe sul territorio un impatto geomorfologico particolarmente pesante, comportando una severa modificazione della fascia costiera. L’impatto maggiore fu prodotto dalla realizzazione ex novo, sotto la direzione d’Orazio del Nobile, nel 1587, del torrione nuovo (Torraczo o Torracchio) con la nascita di un promontorio artificiale. Molti corsi d’acqua furono attraversati e ne furono sbarrate le aree di testata; per la necessità di reperire i materiali di costruzione si incrementò l’attività estrattiva di materiali lapidei delle cave di Santa Lucia e di Patara (oggi contrada Santa Marina). Si ebbero lavori di rinterro e d’escavazione con conseguente variazione dell’assetto geomorfologico di gran parte della città. Nel contempo (1557-1580 c.), furono effettuati degli imponenti lavori che ampliarono l’area di pertinenza del Castello, dapprima limitata alla sola cima della rocca, con la costruzione di una nuova cinta bastionata e relativo fossato di difesa, che determinarono la demolizione di diversi quartieri.
 Fonte Italpress

Nicola Piovani a Termini Imerese: “Niente conquiste senza le utopie”

Nicola Piovani a Termini Imerese
Termini Imerese, Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria. Sulle note della sua musica, Nicola Piovani viene accolto dagli applausi. Ieri mattina, il Premio Oscar romano ha partecipato ad un incontro-intervista, organizzato dall'Associazione culturale Aremuse. Piovani, oggi e domani sarà a Palermo, al teatro Politeama, a dirigere l'Orchestra del Conservatorio "Vincenzo Bellini", che eseguirà le musiche scritte dal maestro per il cinema di Fellini, Taviani, Benigni. Ma oggi è a Termini Imerese. Accolto dalle parole del sindaco Salvatore Burrafato, e al suo riferimento alla tragedia che il territorio sta vivendo a causa della decisione della Fiat di chiudere il proprio stabilimento, Piovani, visibilmente colpito, parla della musica, della musica vista come impegno, e del musicista, che allo stesso modo deve essere un uomo "impegnato".
palermotoday

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Termini imerese dimentica la Fiat: viale Agnelli diventa viale 1 Maggio

Come annunciato stamane a Termini Imerese durante il corteo degli ex operai dello stabilimento Fiat, e' stata rimossa la targa che intitola all'Avvocato, Gianni Agnelli, il viale che porta alla fabbrica chiusa a fine dicembre 2011, per sostituirla con ''Viale Primo Maggio Festa dei Lavoratori''. Alla manifestazione ha aderito il leader della Fiom, Maurizio Landini.
Gli operai sono preoccupati per i ritardi del progetto di riconversione industriale che, con l'insediamento della Dr Motor nell'ex fabbrica del Lingotto, dovrebbe ridare lavoro a duemila persone.

blizquotidiano

Termini Imerese. Operai dell’indotto Fiat senza cassa integrazione

“Gli operai della Bienne Sud, ditta dell'indotto Fiat di Termini Imerese dal primo dicembre non percepiscono la cassa integrazione”. Lo ha denunciato Michele Russo, sindacalista Rsu Fim e operaio della stessa ditta, convocato stamane dalla Commissione Attività produttive dell’Ars, insieme all'amministratore di Invitalia Domenico Arcuri, i sindacati e i sindaci del comprensorio, per discutere del subentro di Dr Motor nello stabilimento prima occupato dalla casa automobilistica torinese.

“Uno dei mie colleghi - ha continuato Russo - ha quattro figli e non riesce a farli mangiare. Mi ha detto che si vuole impiccare per la vergogna e quando lo farà scriverà una lettera con i nomi dei responsabili”.

Dopo Fiat, no delle banche a Dr Motor. Convocato un tavolo ministeriale sulle difficoltà incontrate nel passaggio tra le due case automobilistiche. Arcuri (Invitalia) in commissione Ars: ci sono problemi, ma li risolveremo

Fuori un sit-in delle tute blu, dentro la discussione sul futuro di Termini Imerese. Proprio ieri, nel corso di un’audizione alla terza commissione dell’Ars è stato sentito Domenico Arcuri, ad di Invitalia, per aggiornare lo stato dell’arte sulla situazione di Dr Motor e delle altre quattro imprese che dal 2012 avrebbero dovuto sostituire la Fiat. Complessivamente il giudizio pare positivo, ma appare strano che ancora a marzo la situazione non sia completamente definita, nonostante l’addio di Fiat sia noto da oltre un anno.

L’arrivo promette bene. Prima di entrare a Palazzo dei Normanni Domenico Arcuri annuncia buone nuove rispetto al complessivo assetto finanziario di Dr Motor. “Ci sembrano – ha aggiunto - novità positive”. In audizione è stato più preciso sulle cinque imprese. Lima ha presentato una proposta di proroga di 30 giorni perché ha chiesto di insediarsi nello stabilimento un tempo occupato da Magneti Marelli, area che toccherebbe però a Dr, secondo contratto. Quest’ultima “sta studiando il piano costi-benefici per questa cessione”, ha spiegato Arcuri che è sembrato possibilista sulle modalità di risoluzione. Per Biogen, invece, si terrà un incontro il 26 marzo, in cui sarà coinvolta anche l’Asi, per trovare un sito adatto all’insediamento. Newcoop, infine, non ha chiesto alcuna agevolazione ma solo un sito dove stabilire gli impianti. Il problema risiede nel coordinamento di questi interventi. “Il tentativo di riconversione dello stabilimento di Termini Imerese è unico nel suo genere”, ha proseguito Arcuri, “sia per come è stata comunicata la dismissione ma anche per l’intervento corale degli enti locali coinvolti”.

Anche quando la discussione si concentra su Dr il tema non sembra virare di ottimismo. “Dr ci ha presentato alcune integrazioni – ha sottolineato l’ad dell’advisor del ministero dello Sviluppo economico -  che avevamo chiesto. I tempi della legge ci impongono di attendere ancora qualche settimana”. Altre notizie hanno confortato sindacati e amministrazioni comunali presenti all’audizione. “Invitalia e ministero hanno già sciolto molti nodi e siamo sicuri di risolvere anche le ultime questioni relative a Termini”. Altre novità positive riguardano “la questione dell’aspetto finanziario di Dr”, mentre le attività collaterali “procedono molto più speditamente” con  “i cinque progetti tutti confermati”. Tuttavia non sembrano molto convinti sindacati e amministrazioni che avevo esordito all’incontro chiedendo a gran voce un altro incontro romano.

“Bisogna convocare al più presto un tavolo al ministero del lavoro per discutere della situazione di Dr”. Lo ha chiesto Roberto Mastrosimone, segretario della Fiom di Palermo. “Se anche a fronte delle garanzie della Regione le banche non sono disposte a finanziare il piano di Dr, è evidente che il problema c’è”. Gli ha fatto eco Salvatore Burrafato, sindaco di Termini. Intanto arriva anche l’urlo di disperazione degli operai. Michele Russo, operaio della Bienne sud, azienda dell’indotto della ex Fiat di Termini Imerese, ha rivolto un appello alla responsabilità. “Io con i miei colleghi – ha detto - non percepiamo la cig da tre mesi e siamo disperati”.

Per ottemperare a queste richieste è stato convocato, lo ha reso noto Arcuri, un tavolo ministeriale per discutere delle difficoltà incontrate nel passaggio del testimone tra Fiat e Dr Motor a Termini Imerese.


di Rosario Battiato / qds.it

I sindacati chiedono che a tutti gli operai di Termini, indotto compreso, siano garantiti percorsi di reinserimento lavorativo o di accompagnamento alla pensione.

(AGI) - Palermo, 18 Novembre 2011. - Hanno trascorso la notte all'addiaccio gli otto operai interinali di una delle aziende dell'indotto Fiat, la "Bienne Sud", che si sono incatenati ieri davanti al municipio di Termini Imerese. I loro contratti sono in scadenza il 31 dicembre e al momento non vi e' alcuna prospettiva di rinnovo ne' di ammortizzatori sociali. I lavoratori chiedono che siano estese anche a loro le tutele previste per i metalmeccanici Fiat. Tutele, pero', non ancora definite. L'incontro di ieri al Mise non ha portato a un'intesa, anche se Fiat si e' detta disponibile alla mobilita'. I sindacati chiedono che a tutti gli operai di Termini, indotto compreso, siano garantiti percorsi di reinserimento lavorativo o di accompagnamento alla pensione.
ASSEMBLEA A TERMINI, NODO DA SCIOGLIERE E' MOBILITA'
Assemblea dei metalmeccanici questa mattina nello stabilimento Fiat di Termini Imerese, dove i sindacati hanno convocato i lavoratori per illustrare l'esito dell'incontro di ieri al Mise, conclusosi senza un accordo definitivo sul futuro del polo industriale. Il nodo ancora da sciogliere e che viene sottoposto all'esame degli operai, ha riferito Vincenzo Comella, segretario provinciale della Uilm, e' quello della mobilita'.
Ieri il Lingotto ha dato la sua disponibilita', ma ha posto la condizione di rivedere le tabelle di riferimento: "Sono state sempre usate le stesse ogni volta che si e' fatto ricorso alla mobilita' in tutte le fabbriche di Fiat - ha detto Comella - ma ora l'azienda chiede di rivederle. Evidentemente pensano di far leva sul basso potere contrattuale dei lavoratori nel momento in cui la produzione a
cessera' tra sole quattro giornate lavorative". Comella ha auspicato che "il nuovo ministro dello Sviluppo economico, Passera, prenda in mano la situazione e lunedi' si possa giungere alla firma di un'intesa che garantisca tutti i lavoratori". (AGI) .

Per Termini Imerese inizia l'ultima settimana

Per Termini Imerese inizia l’ultima settimana. L’azienda ha infatti comunica la chiusura definitiva della fabbrica per il 24 novembre. Non dimentichiamo che ci lavorano 2.200 operai che andranno in Cig fino al 31 dicembre. L’ultima Lancia Ypsilon uscirà dalle linee di Termini Imerese il 23 novembre. Poi gli operai dello stabilimento siciliano saranno messi in cassa integrazione fino al 31 dicembre, quando è previsto l’addio definitivo del Lingotto della fabbrica. Una chiusura anticipata rispetto alle previsioni, che arriva in un momento cruciale delle trattative per il futuro di Termini Imerese. Pronto a rilevare la fabbrica, la Dr Motor di Massimo Di Risio. Fim e Uilm hanno dato l’ok all’accordo, la Fiom ancora no. Martedì 15 novembre sono rientrati in fabbrica gli operai della Fiat e dell’indotto che sono già in cassa integrazione. La produzione infatti sta andando avanti ancora per pochi giorni, poi lo stop.
Cresce sempre di piu’ quindi l’attesa per una vera e propria intesa. Il piano industriale già presentato dalla Dr Motors prevede di assumere 1.311 dipendenti in un quadriennio sui complessivi 1.600 attualmente impiegati. La riduzione di organico sarebbe messa in atto con prepensionamenti: e proprio gl incentivi per i lavoratori prossimi alla pensione rappresentano ancora, per la Fiom, un nodo da sciogliere. Di Risio, che si dice “molto soddisfatto” degli accordi già raggiunti con gli altri sindacati si è detto “fiducioso” sulla conclusione della trattativa. L’intesa pero’ dovrà essere condivisa da tutti i soggetti coinvolti nella vicenda di Termini Imerese, dal Lingotto fino alla Regione siciliana.


fonte: finanzaok

Fiat: ecco l'accordo per Termini Imerese

Il rilancio della Fiat è partito dal Sud, e più precisamente dalla Sicilia. E' stato infatti firmato nella giornata di giovedì 27 ottobre a Palazzo d'Orleans, sede della Presidenza della Regione siciliana, l'accordo di programma per il rilancio dell'area industriale di Termini Imerese, dove si trova anche lo stabilimento della Fiat al centro delle trattative con il gruppo Dr interessato a rilevare la fabbrica.
L'intesa è stata siglata dall'assessore regionale alle Attività produttive, Marco Venturi, dal Consorzio Asi, dall'Anas, dall'Autorità portuale di Palermo, da Rete Ferroviaria Italiana, dalla società interporti siciliana, dal Consorzio Imera Sviluppo 2010 e da Sosvima Spa.
UN GRANDE PROGETTO. È stata prevista la realizzazione di diverse opere infrastrutturali per un intervento della Regione di circa 150 milioni di euro: il completamento del porto, la costruzione di un interporto, la definizione dell'impianto di distribuzione del gas metano nell'agglomerato industriale di Termini oltre alla realizzazione di varie opere di urbanizzazione primaria con l'installazione di fibre ottiche.
«Oggi è una tappa importante per la Sicilia» ha detto il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo «abbiamo intenzione di realizzare progetti per rendere più attrattiva quest'area. Abbiamo portato avanti così la nostra scommessa di garantire i livelli occupazionali continuando a produrre autovetture e garantendo anche opportunità per il territorio».
Prevista anche l'istituzione di un'unità di coordinamento per la verifica e l'attuazione delle strategie di rilancio, formata dall'assessore Venturi, da un dirigente generale del dipartimento regionale Attività produttive, dall'assessore all'Economia, Gaetano Armao, dal sindaco di Termini Imerese.

All'esame dei cda i risultati del terzo trimestre

Chiusa definitivamente la partita del contratto Chrysler con il 68,8% di voti favorevoli dei lavoratori e con il presidente di Uaw ottimista anche se non completamente d'accordo con Marchionne, l'ad di Fiat porterà con il presidente John Elkann, all'esame dei cda, convocati nel pomeriggio al Lingotto, i risultati del terzo trimestre di Fiat e di Industrial. Per la prima volta i conti della Spa includono il consolidamento di Chrysler per tutto il periodo (nel precedente trimestre era compreso soltanto un mese).
Oltre ai numeri sono attese anche le risposte a Consob che ha chiesto chiarimenti su Fabbrica Italia. Marchionne ha già detto, lunedì scorso, che il piano «non era altro che una dichiarazione d'intenti, a dimostrazione dell'impegno verso il Paese», e che «è impossibile precisare gli investimenti sito per sito».
A Piazza Affari, giovedì 27 ottobre è stata una giornata euforica, così come in tutta Europa e i titoli del Lingotto hanno registrato un'impennata, con un balzo a fine mattinata del 6,66% per Fiat e e del 6,24% per Industrial.

lettera43

Ars, sì al finanziamento per Termini Imerese

L'Assemblea regionale siciliana ha approvato il disegno di legge per il rilancio dell'area industriale di Termini Imerese, dove si trova anche lo stabilimento della Fiat al centro di trattative tra la Dr Motor dell'imprenditore Di Risio interessato alla fabbrica e i sindacati dei metalmeccanici. Il ddl prevede finanziamenti per 350 milioni di euro: 100 milioni per gli aiuti alle aziende, altri 100 che saranno versati dalle imprese e 150 milioni per le infrastrutture finanziati con i Fondi Fas.

"L'accordo di programma per il rilancio produttivo e lo sviluppo per l'area industriale sarà firmato entro pochi giorni ", ha detto l'assessore regionale alle Attività produttive, Marco Venturi, incontrando i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil.

Venturi ha chiarito che le risorse finanziarie "sono disponibili. Abbiamo acquisito - prosegue - anche la disponibilità degli enti sottoscrittori dell'accordo di programma: Comune di Termini Imerese, Provincia di Palermo, Consorzio Asi Palermo, Anas, Autorità portuale Palermo, Rete ferroviaria italiana, Società interporti siciliana, Consorzio Imera Sviluppo 2010, Sosvima spa".

Diverse le infrastrutture da realizzare e inserite, nell'ambito dell'accordo, in una lista di 14 progetti, tra cui ad esempio: completamento del porto (molo foraneo e molo sottoflutto), la realizzazione dell' interporto, il completamento dell'impianto di distribuzione del gas metano nell'agglomerato di Termini Imerese, opere di urbanizzazione primaria, impianti di illuminazione pubblica dell'area industriale, installazione del sistema di fibre ottiche.

lasicilia.it

Termini Imerese, Ars approva ddl per il rilancio dell'area industriale

PALERMO - L'Assemblea regionale siciliana ha approvato il disegno di legge per il rilancio dell'area industriale di Termini Imerese, dove si trova anche lo stabilimento della Fiat al centro di trattative tra la Dr Motor dell'imprenditore Di Risio interessato alla fabbrica e i sindacati dei metalmeccanici.
Il ddl prevede finanziamenti per 350 milioni di euro: 100 milioni per gli aiuti alle aziende, altri 100 che saranno versati dalle imprese e 150 milioni per le infrastrutture finanziati con i Fondi Fas. L'aula è stata aggiornata all'8 novembre alle 16.

corriere.it

In stato di degrado il ponte settecentesco a Termini Imerese

Il settecentesco ponte sul fiume San Leonardo, maestosa architettura che si trova a Termini Imerese, in provincia di Palermo, è in uno stato di totale abbandono e di degrado.

A denunciarlo l’associazione Siciliantica che ha scritto una lettera al sindaco della cittadina e alla Soprintendenza ai beni culturali e ambientali di Palermo.

”Nonostante il monumentale ponte, alcuni anni fa sia stato sottoposto, da parte della Soprintendenza ai beni culturali di Palermo, ad un pregevole intervento di restauro conservativo – scrive nella lettera Alfonso Lo Cascio, della presidenza regionale di SiciliAntica – una assoluta mancanza di manutenzione e l’assenza di costanti lavori di pulitura ha trascinato nel degrado la superba opera architettonica”.

“Larghe crepe – aggiunge - si sono aperte nella zona dove la struttura stessa si collega al piano di campagna e che rischia, in un eventuale cedimento, di trascinare parte della lunga rampa laterale. Ulteriore preoccupazione destano inoltre alcuni elementi dell’arcata centrale che mostrano iniziali segni di distacco e che andrebbero attenzionati con grande cura”.

L’Associazione chiede “un immediato intervento” al fine di bloccare lo stato di degrado ed evitare il crollo di parte del monumento che “giorno dopo giorno appare sempre piu’ probabile”.

Il Ponte sul fiume S. Leonardo fu edificato nel 1721 sotto il regno di Carlo VI d’Asburgo dall’architetto regio Agatino Daidone.

Il ponte in pietra arenaria ebbe principalmente lo scopo di rendere la struttura sicura nei confronti delle esondazioni del fiume. Per due secoli la costruzione settecentesca ha assicurato il collegamento carrabile con Palermo. Nella prima metà del Novecento fu inserito da una rivista tra i dodici ponti più belli del mondo.
blogsicilia









TERMINI IMERESE: ARCURI, A SETTEMBRE RIUNIONE CON ROMANI E SINDACATI

(ASCA) - Rimini, 26 ago - ''Ai primi di settembre e' prevista una riunione con il ministro Romani e i sindacati per mettere un punto fermo sulla vicenda Fiat e sulle aziende che si insedieranno a Termini Imerese''. E' quanto ha affermato l'a.d.

di Invitalia Domenico Arcuri, a margine del Meeting di Rimini, sulle sorti dello stabilimento siciliano di cui Invitalia e' advisor per il ministero dello sviluppo economico.

Nella short list dei pretendenti per Termini Imerese figurano sei proposte di cui due riguardano il settore automotive, una della Dr Motor e una della De Tomaso.

did/sam/rob









Termini Imerese, perde il controllo della moto: morto un giovane operaio

Nella notte tra giovedì e venerdì ha perso la vita Giuseppe Saso, 26 anni, termitano. Era alla guida una Yamaha 500 immatricolata da soli quindici giorni


FRANCESCA GIUNTA E MARIA GRAZIA D'AGOSTINO

TERMINI IMERESE. Un volo con la moto di circa diciannove metri e poi l’impatto con un’auto regolarmente parcheggiata in viale Unità d’Italia, zona stazione, a Termini. Così è morto nella notte tra giovedì e venerdì, in un tragico incidente stradale, Giuseppe Saso, 26 anni, termitano.
Il giovane era alla guida della sua nuova moto, una Yamaha 500 immatricolata da soli quindici giorni, quando ha perso il controllo del veicolo e si è schiantato su un paletto in cemento che delimita la ringhiera di viale Unità d’Italia (a Termini bassa). Potrebbero essere diverse le cause che hanno fatto perdere il controllo della moto al ventiseienne: dall’alta velocità alla stanchezza dopo il banchetto nuziale dal quale si stava ritirando. Giuseppe, infatti, era di ritorno da un locale situato lungo la strada statale, in direzione Cerda, dove si erano da poco conclusi i festeggiamenti del matrimonio cui lui e la sua famiglia erano stati invitati. Una festa che, per la famiglia Saso, è purtroppo finita nel più tragico dei modi.
Sul posto è subito intervenuta una pattuglia dei vigili urbani avvisata da una volante del commissariato di polizia cittadino che si trovava a passare da quella zona. Gli agenti della sezione infortunistica del comando di polizia municipale, addetti a fare i rilievi nei sinistri stradali, hanno eseguito tutti gli accertamenti del caso cercando di risalire alla dinamica dell’incidente.
In base a quanto ricostruito, Giuseppe Saso proveniva da Cerda e, oltrepassata piazza Europa (o piazza stazione), avrebbe perso il controllo della moto, andando a sbattere su un primo pilastro della ringhiera che delimita, da un lato, viale Unità d’Italia (l’altro lato è delimitato da una serie di alberi). Qui, il ventiseienne si sarebbe staccato dalla moto andando a sbattere il ginocchio su un altro pilastro in cemento e, poi, facendo un volo lungo 19 metri. Il giovane ha quindi sbattuto la testa e la spalla destra sul lato anteriore sinistro di una Fiat Panda, di colore grigio, posteggiata lungo la via sottostante viale Unità d’Italia. Una strada chiusa e più bassa di qualche metro rispetto al viale.
L’impatto è stato violento. Inutile la corsa in ospedale, il ventiseienne è morto in ambulanza. La moto, completamente distrutta, aveva intanto continuato la sua corsa da sola per circa una sessantina di metri. Sul posto, poco dopo, sono arrivati anche i familiari, che in auto seguivano a distanza Giuseppe ma che non avrebbero assistito alla dinamica dell’incidente.
Il giovane lavorava come operaio e viveva in casa insieme ad altre sei persone in contrada Danigarci (tra Termini Imerese e Trabia). Il padre, Salvatore, fa il venditore ambulante.

gds

RossoNoemi Tour: oggi 6 agosto a Termini Imerese in Piazza Duomo

Concerti 2011: Noemi aggiunge nuove date al suo tour RossoNoemi
Noemi fa felici i suoi fan aggiungendo nuove date al suo RossoNoemi Tour: oggi 6 agosto a Termini Imerese in Piazza Duomo.



Il successo di Noemi è inarrestabile e l’amore dei suoi fan continua a farsi sentire, tanto che la giovane artista italiana uscita da X-Factor si è vista costretta – sicuramente con piacere – ad aggiungere nuove date al suo RossoNoemi Tour.

Partito da Firenze il 25 giugno scorso, il tour di Noemi ha già portato l’artista a visitare diverse città italiane con i brani del suo ultimo album, frutto della redditizia collaborazione tra la rossa cantante romana e Vasco Rossi. E’ stata proprio Noemi a difendere Vasco dopo le critiche ricevute dal rocker di Zocca dopo l’annuncio delle dimissioni dalla carriera da rockstar.

Dopo aver preso parte all’Heineken Jammin Festival 2011 e aver suonato come supporter di Vasco Rossi a San Siro e allo Stadio Olimpico, Noemi ha ora regalato ai fan la gioia delle seguenti nuove date:

6 agosto nella piazza di Termini Imerese (PA)

music.fanpage.it
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Omicidio-suicidio, Ornella: «ho sentito mio padre armare la pistola, poi il colpo in fronte»

Migliorano le condizioni di Ornella, la ragazza a cui il padre Agostino Bova ha sparato dopo aver ucciso la madre e prima di togliersi la vita.
L'omicidio-suicidio è accaduto a Termini Imerese.
«Ho sentito mio padre armare la pistola in camera da letto. Poi è arrivato da me. Eravamo faccia a faccia. Ho tentato di disarmarlo, poi il colpo in fronte. Mi sono girata, ho corso lungo il corridoio. È partito il secondo colpo. Dietro l'orecchio. Sono caduta. È stato terribile. Non credevo ai miei occhi». Questo il racconto della ragazza ai medici e alla psicologa dell'ospedale di Palermo, riportato oggi da la Repubblica.
Agostino Bova era stato era stato licenziato un anno e mezzo fa dalla Fiat di Termini Imerese.

edizionioggi

Fiat: Cisl Sicilia cauta su Dr, Termini sia area speciale di crisi

Palermo, 3 ago. - (Adnkronos) - E' cauta la Cisl sul piano industriale che l'azienda molisana Dr Motor ha illustrato nel pomeriggio di ieri alle organizzazioni sindacali, riguardo allo stabilimento di Termini Imerese (Palermo), che Fiat ha annunciato di voler dismettere il prossimo 31 dicembre. La Cisl Sicilia, ha commentato il segretario Maurizio Bernava, "manterra' alta la guardia". Ed insiste affinche' ''si faccia del termitano un'area speciale di crisi in grado di attrarre investimenti anche grazie agli incentivi e alle agevolazioni, che andranno individuati nell'accordo di programma''. ''Ci auguriamo che il piano sia solido e affidabile sia sul fronte industriale che su quello finanziario - ha aggiunto Bernava - perche' non puo' essere Termini a pagare il prezzo dei ritardi accumulati nella riconversione del comprensorio''. Anche Salvatore Picciurro, segretario della Fim Sicilia, e' intervenuto sul progetto Dr che prevede, a regime, 60 mila vetture per quattro modelli e un'occupazione che, entro il 2016, e' previsto arrivi a 1.300 lavoratori. Picciurro, sulla stessa lunghezza d'onda di Bernava, ha affermato che ''il piano di Dr e' interessante ma noi guardiamo i numeri e i numeri, per quanto interessanti, non vanno d'accordo con gli attuali duemila esuberi''. ''Il sindacato - ha insistito - non intende perdere neppure un posto di lavoro, indotto compreso''. Pertanto, il segretario Fim ha rilanciato la proposta avanzata nelle ultime settimane. ''Va da se' che entro il 31 dicembre i piani di riconversione non potranno partire - ha detto -. Dunque, Fiat non puo' andar via da Termini prima che sia concluso il percorso della reindustrializzazione''.
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Fiat, il nodo su Termini Imerese sarà sciolto il sette settembre

Vertice a Roma tra il ministro per lo Sviluppo Paolo Romani, il governatore della Sicilia Raffaele Lombardo e i responsabili di Invitalia sui progetti per l'area della Fiat a Termini Imerese che il Lingotto ha deciso di chiudere a fine anno. Al centro della riunione anche il piano presentato dal gruppo Dr di Massimo Di Risio. «È stato un incontro positivo», dice Lombardo all'Ansa, «i progetti presentati saranno completati durante il mese di agosto, ci rivedremo al ministero il 7 settembre per chiudere gli accordi. Nel frattempo il ministro Romani si è impegnato a definire con la Fiat le modalità per la sua fuoriuscita».

A SETTEMBRE L'ACCORDO - «Ci siamo dati appuntamento il 7 settembre, in mattinata, per un tavolo istituzionale completo per, a mio avviso, prendere una decisione definitiva», ha spiegato il ministro Romani ricordando che le proposte «in gioco» per il rilancio del sito sono sei. Al tavolo del 7 settembre, ha aggiunto il ministro, sarà presente anche «la regione siciliana, Invitalia e sarà invitata anche la Fiat».

SHORTLIST FINALE- Nel corso dell'incontro con il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, l'amministratore generale di Invitalia, l'advisor del ministero, Domenico Arcuri, «Abbiamo preso atto del fatto che ieri », ha evidenziato Romani, «è stata presentata la proposta di Di Risio ai sindacati». Un piano, quello dell'azienda automobilistica molisana Dr Motor, che «mi sembra sia stato apprezzato dai sindacati». Inoltre, ha continuato Romani, «abbiamo dato mandato ad Invitalia di lavorare questo agosto per preparare un piano per Termini». Quindi, ha proseguito il ministro «siamo concentrati per trovare la migliore soluzione possibile». La shortlist finale contiene sei proposte per la reindustrializzazione dell'area industriale di Termini Imerese, di cui due del settore automotive. Si tratta dei progetti di Di Risio e di De Tomaso. Riguardo alla compatibilità dei due piani che riguardano lo stesso comparto, a chi gli chiedeva se ci fosse un problema di compatibilità, Romani ha risposto: «Direi proprio di sì».

Redazione online
corriere.it
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Solo nebbia nel futuro di Termini Imerese

Nei giorni del dolore per la tragedia dell’operaio, ex Fiat e senza lavoro da due anni, che ha freddato la moglie e ferito la figlia, prima di spararsi alla tempia, la situazione del polo siciliano è sempre più stazionaria. Ed in questo caso lo stallo può solo significare la crisi dell’indotto, mentre la Fiat pare che comincerà la smobilitazione già da settembre. I sindacati lamentano l’assenza del governo nazionale, minacciando proteste clamorose. Intanto Raffaele Lombardo, nei giorni scorsi, ha criticato la scelta dei tavoli “preparatori”, richiedendo, invece, la sostanza di una risoluzione in tempi brevi. Con questo spirito il governatore ha risposto all’invito del governo di presentarsi oggi a Roma per fare il punto della situazione. Al momento delle poche imprese rimaste nella short-list dell’advisor Invitalia del ministero dello Sviluppo economico, nessuna sembra garantire stabilità per il futuro dell’area.

“Il problema dello stabilimento Fiat di Termini Imerese è stato sottoposto, con determinazione e in tutta la sua gravità, all’attenzione del governo sin dall’inizio della vertenza”. L’attacco alla timida azione di governo sul caso Termini giunge da Giuseppe Lumia, senatore del Pd. “Abbiamo presentato interrogazioni e mozioni in Parlamento, - ha continuato il senatore - raccogliendo le ragioni degli operai e dei sindacati, partecipando a tutti gli incontri presso il ministero dello Sviluppo economico, promuovendo iniziative per richiamare le responsabilità di tutti. Il governo Berlusconi, purtroppo, non ha mai fatto nulla di quanto era nelle sue possibilità per scongiurare la chiusura dello stabilimento”. Secondo l’esponente nazionale democratico il governo “avrebbe dovuto vincolare l’erogazione degli ecoincentivi al mantenimento dello stabilimento siciliano”. In realtà la Fiat sta tranquillamente andando via, la data ufficiale sarebbe per la fine del 2011, ma non è detto che non possa anche anticipare. Il futuro è nebuloso, perché dopo mesi di annunci di rilanci in grande stile, la situazione sta rapidamente collassando.
L’ultimo incontro presso il ministero ha gettato ulteriori nubi sul futuro occupazionale dell’area. “Una situazione esasperante di incertezza, da cui si deve uscire al più presto”. L’allarme è stato lanciato dal coordinatore provinciale dell’Ugl Metalmeccanici di Palermo, Marcello Marino, in seguito all’incontro di fine luglio presso il ministero dello Sviluppo. “Dopo mesi di annunci e di continui rinvii – ha spiegato il sindacalista - adesso, a pochi mesi dalla data in cui Fiat lascerà lo stabilimento, ci viene comunicato che non è garantita la rioccupazione di tutti i lavoratori del sito e dell’indotto, perché il numero di ricollocamenti previsto è notevolmente inferiore rispetto a quanto prospettato inizialmente”.

Oggi il governo, insieme all’advisor Invitalia, ha invitato la Regione Siciliana per fare il punto sui progetti in istruttoria per agevolare le aziende presenti nella short list per Termini Imerese. L’incontro, informa una nota, è propedeutico alla riunione del tavolo istituzionale, che si terrà nella prima metà di settembre alla presenza del ministro, per la presentazione dei risultati delle istruttorie e per definire la tempistica degli insediamenti. Lombardo, però, ha risposto picche, dicendosi non più disponibile a tollerare questo continuo “gioco al rinvio” sulle sorti dello stabilimento siciliano.

qds.it

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Fiat, da Dr Motor pronti 135 milioni per Termini Imerese

Circa 135 milioni di investimento per produrre, a regime, circa 60 mila vetture con 4 modelli auto di segmento A,B,C e I inglobando una occupazione che nel 2016 potra' arrivare a 1.300 lavoratori a cui si potrebbero aggiungere ulteriori ricadute positive sull'indotto. E' questa la proposta che Dr Motor, l'azienda di auto molisana di Massimo de Risio, ha messo sul tavolo oggi nel corso del confronto con Fim, Fiom, Uilm, Ugl e Fismic al ministero dello Sviluppo economico sulla riconversione
industriale di Termini Imerese. Domani nuovo round, alle 12, cui parteciperanno il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, l'ad di Invitalia, Domenico Arcuri, e il presidente della regione Sicilia, Raffaele Lombardo.



Gli investimenti, per il rilancio del sito siciliano di Termini, che la Fiat dismettera' a fine 2011, sarebbero articolati secondo un piano che prevederebbe che ai 60 milioni iniziali si possano aggiungere anche 75 milioni in R&S. Soddisfatti i sindacati. "A suo vantaggio Dr puo' contare su una capillare rete di vendita e su una notevole flessibilita' organizzativa, anche se la sua idea di affermarsi come secondo produttore italiano e' oggettivamente molto ambiziosa. In ogni caso e' l'unico progetto presentato nell'ambito del settore automotive ad essere credibile, quindi e' doveroso approfondirlo", spiega il segretario nazionale Uilm, Eros Panicali.

Piu' ottimista di giovedi' scorso anche la Fim. "E' stato un incontro positivo perche' tecnicamente il progetto ci sembra concreto e le sue linee definite fino al 2016. Un piano concreto, fattibile, visto che non si puo' scommettere al buio e che puo' rappresentare una risposta a Termini Imerese", spiega il segretario nazionale, Bruno Vitali. E "cauto ottimismo" lo esprime anche l'Ugl. "Finalmnente un produttore di auto interessato al sito di Termini Imerese che mette in campo le sue personali capacita' tecniche ed imprenditoriali e che potrebbe valorizzare il know how dei lavoratori che ora operano in Fiat. Ci auguriamo che il progetto vada in porto", commenta al termine il segretario confederale dell'Ugl, Caterina Ricci.

siciliainformazioni.com

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Si sono tenuti ieri alle 15 nella Chiesa madre di Termini Imerese i funerali di Agostino Bova e della moglie Margherita Corallo.

Si sono tenuti ieri alle 15 nella Chiesa madre di Termini Imerese i funerali di Agostino Bova e della moglie Margherita Corallo. La tragedia familiare si è consumata pochi giorni fa, quando l'uomo, ex operaio Fiat senza lavoro da un anno, probabilmente a causa della disperazione è stato preso da un raptus che l'ha portato ad uccidere la moglie, a sparare alla figlia trentenne Ornella (che fortunatamente si è salvata) e a togliersi la vita con un colpo di pistola alla tempia.

tratto da corriere.it