Termini Imerese: oggi al via la IV Notte Bianca

Conto alla rovescia per la quarta edizione della Notte Bianca termitana. Il programma ufficiale della manifestazione, che si terrà sabato 31 luglio, è stato presentato ieri durante la conferenza stampa tenutasi presso la sede storica del comune alla presenza del sindaco Totò Burrafato, dell’assessore alle Attività produttive Giuseppe Volante, del presidente dell’Ascom Nicola Cascino, del presidente dell’associazione Politeia e del segretario cittadino di Casartigiani Giuseppe Profita. Un calendario ricco di eventi quello proposto dall’organizzazione che coinvolgerà l’intera città: dalla parte alta, ovvero il centro storico, a quella bassa, zona commerciale della città. Una novità di quest’anno quella dell’organizzazione che ha scelto di riportare a Termini Alta alcuni degli eventi della Notte Bianca sfruttando luoghi come la via Roma, il museo civico e piazza Duomo. Diversi gli spettacoli artistico - culturali, gastronomici e d’intrattenimento previsti, che accompagneranno cittadini e non fino a tarda serata. Ad aprire la manifestazione, il piano bar e la visita guidata delle Terme, una delle principali bellezze della città da cui ne prende anche il nome. A seguire, alle 22, la sfilata d’auto d’epoca (previo giro in corso Umberto e Margherita). Alle 21, in via Bagni, sarà allestito il villaggio gastronomico che offrirà diverse specialità locali e non, e che sarà seguito, alle 21.30, da uno spettacolo di musica siciliana. Spettacoli musicali, sempre alla stessa ora, anche nella zona del corso Umberto e Margherita, piazza La Masa e via Vittorio Emanuele, dove diversi gruppi musicali allieteranno con le loro performance la gente in strada: i Loaders in via Vittorio Emanuele, i Matrimia e gli Improvviso in corso Umberto e Margherita, Giusy e Francesco in piazza La Masa, Alessandro e Alessia  in via Ferrara, Tony Duca in piazza del Carmelo, ed infine gli Ottoni animati, gruppo itinerante. Presenti lungo il percorso dedicato alla manifestazione anche diversi artisti di strada (trampolieri, mangiatori di fuoco, giocolieri) che sorprenderanno il pubblico con fantastici numeri. Saranno proiettati inoltre,  a partire dalle 22.30, diverse immagini del archeologico di Termini Imerese. Numerosi gli eventi culturali previsti nel centro storico a partire dalle 21: l’estemporanea di pittura e arte a cura dell’artista termitano Totò Gatto, la mostra dei cartapestai in via Roma, quella fotografica a cura della UIF e la visita guidata alle catacombe nella chiesa di S. Orsola, l’orchestra popolare Rosa Parks e la proiezione di immagini antiche della città alla chiesa dell’Annunziata, ‘Accordion group’ e ‘Musica a colori’ in concerto presso la chiesa di S. Giacomo. A Termini Alta, sempre a partire dalle 21, saranno invece previsti: la visita guidata e il concerto dell’artista Enrico Gatto al museo civico, mentre a piazza Duomo ci saranno diverse esibizioni delle scuole di ballo termitano. Alle 23.00, in piazza La Masa, ci sarà il momento dedicato al cabaret con lo spettacolo di Tony Carbone, seguito dal cabaret di uno dei personaggi di Zelig. A chiudere la serata, musica ed intrattenimento a cura di Radio 105 con Daniele Battaglia. Un’occasione, insomma, che mira al rilancio delle attività commerciali e soprattutto della città. Per l'assessore alle Attività produttive Giuseppe Volante, "occorre sfruttare il momendo ludico quale occasione dello sviluppo locale". Per Nicola Cascino, presidente dell'Ascom, "la Notte Bianca punta alla valorizzazione delle risorse della nostra città che ha un notevolissimo patrimonio artistico culturale". Secondo il segretario cittadino di Casartigiani, Giuseppe Profita, “occorre puntare sui grandi eventi che danno ossigeno alle casse delle imprese”. "Risvegliare l'orgoglio termitano è  il nostro obiettivo - spiega Totò Scaccia, presidente di Politeia". Per il sindaco Totò Burrafato "Termini vive una grande situazione di disagio e in una notte non si può cambiare tutto. Siamo convinti, però, che si può rialzare. Termini è ricchissima di profili culturali. La Notte Bianca è il punto di partenza dell'estate termitana”.

himeraonline

Stop alla produzione nello stabilimento della Fiat di Termini Imerese.

Gli operai hanno deciso di scioperare dopo avere appreso telefonicamente dalla delegazione sindacale di Fim Fiom e Uilm che sta partecipando a una riunione al ministero per lo Sviluppo che non ci sarebbero novita' positive riguardo il futuro dello stabilimento.

"Non parteciperemo a nessun tavolo, propedeutico o preparatorio ad ulteriori tavoli per Termini Imerese".

Lo dice il Presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, apprendendo della convocazione a Roma per il 3 agosto prossimo.

"Questi inviti sono solo una perdita di tempo - continua Lombardo - e invece non c'e' piu' un attimo da perdere. Non e' ulteriormente tollerabile questo gioco al rinvio che il Governo nazionale sta conducendo sulla pelle dei lavoratori termitani".

"Da Roma - incalza il Presidente della Regione - devono avere il coraggio di scegliere subito il progetto che fornisce le maggiori garanzie perche' a Termini resti la produzione automobilistica".

"Per questi motivi la delegazione siciliana non partecipera', il prossimo 3 agosto a Roma, al tavolo ministeriale. Ci aspettiamo, piuttosto - conclude Lombardo - l'immediato sblocco dei fondi Fas per consentire l'avvio delle attivita' legate all'Accordo di Programma Quadro per Termini Imerese, senza ulteriori rinvii a tavoli propedeutici o istituzionali, oggi o a settembre".

Intanto, vengono considerate "buone" dai medici le condizioni di Ornella Bova, la trentenne ferita ieri con un colpo di pistola alla testa sparato dal padre Agostino, 56 anni, che poi ha ucciso la moglie Margherita Carollo e si e' suicidato, in casa a Termini Imerese. La donna, ferita di striscio alla testa, e' ancora in osservazione al Civico di Palermo ma potrebbe essere dimessa in giornata. La Procura di Termini Imerese - come riferisce l'Ansa - ha disposto l'autopsia sulle salme anche se, con la morte dell'omicida, l'inchiesta non avra' sviluppi ulteriori.

parcodeinebrodi

Il drammatico racconto della figlia dell'operaio Agostino Bova omicida-suicida di Termini Imerese

di ROMINA MARCECA e GIUSI SPICA
"Ho sentito mio padre armare la pistola in camera da letto. Poi è arrivato da me. Eravamo faccia a faccia. Ho tentato di disarmarlo, poi il colpo in fronte. Mi sono girata, ho corso lungo il corridoio. È partito il secondo colpo. Dietro l'orecchio. Sono caduta. È stato terribile. Non credevo ai miei occhi". A meno di 24 ore dalla tragedia, Ornella mette in fila, confusamente, i frame del film dell'orrore di cui è stata protagonista. Lo fa a più riprese, davanti ai medici e alla psicologa che l'hanno assistita per una notte intera in una stanzetta d'isolamento del pronto soccorso dell'ospedale Civico.

Un racconto disarticolato e pieno di buchi, fatto anche davanti alla polizia, che ricostruisce quegli attimi di follia che hanno spinto il padre, Agostino Bova, 56 anni, ex operaio della Fiat, a impugnare la pistola per sterminare la sua famiglia e darsi la morte subito dopo. Quella calibro 6,35, adesso, è al centro delle indagini della polizia e del sostituto procuratore Giacomo Urbano: l'arma è risultata rubata. E con molta probabilità Bova l'ha acquistata al mercato nero. Ieri in commissariato sono stati sentiti anche su questo punto la figlia Valentina, i vicini e i conoscenti di Bova.

Un tassello, in questa tragedia, che rafforza l'ipotesi della premeditazione da parte dell'ex operaio della Fiat. In casa, infatti, Bova aveva altre due armi, una calibro 22 e un fucile calibro 12, regolarmente detenute. Forse ha acquistato un'arma più potente per non rischiare di fallire i suoi obiettivi. Secondo una prima ricostruzione, Ornella si sarebbe salvata proprio grazie alla mira poco precisa del padre, per via delle due dita mancanti nella mano destra.

Quando ieri mattina Ornella si è svegliata, dopo una notte passata in barella, a tenerle la mano c'era il fidanzato Marzio Favognano. È stato lui il primo a sapere dell'accaduto: Ornella lo ha chiamato al cellulare per lanciare l'allarme. In mattinata il ragazzo si è dovuto allontanare per essere interrogato dagli investigatori. A dargli il cambio, un cordone di zii e cugini pronti a fare da scudo contro intrusi e cronisti. "La bambina - diceva una zia materna, occhi lucidi e voce rotta - non sa ancora che la madre, mia sorella minore, non ce l'ha fatta. Le abbiamo detto che è gravissima, stiamo tentando di prepararla gradualmente al trauma e non vogliamo che lo sappia dalla stampa".

Del suicidio del padre, invece, Ornella sapeva già: "È rimasta impassibile", si fanno sfuggire i familiari. Di quel padre, uomo taciturno e riservato, Ornella ricorda lo sguardo folle che ha scorto nella concitazione di quegli attimi incredibili. Anzi, sono proprio quegli occhi l'immagine più vivida, quella che Ornella descrive con maggiore lucidità. Rabbrividendo.

Ad accompagnarla lungo il sentiero dei ricordi, una psicologa volontaria e i parenti della madre: "Niente interviste - ripetono - ha bisogno di elaborare il lutto". Alle dieci i medici di guardia in pronto soccorso la visitano. Ornella racconta di un fastidio all'udito: uno dei colpi, il secondo, l'ha ferita di striscio proprio dietro l'orecchio. Scortata da un portantino, la ragazza viene trasferita al reparto di audiologia. Durante la spola da un reparto all'altro, parla al cellulare con amici e parenti. Li rassicura. Ed è sempre lei che, alle 13, chiede ai medici di dimetterla con qualche ora di anticipo rispetto al previsto: "Voglio tornare a casa".

Prima di uscire dall'ambiente protetto dell'ospedale, però, deve sapere la verità. Sostenuta dalla sorella minore, Valentina, 26 anni, e dalla psicologa, Ornella apprende della morte della madre. Ancora in pigiama, attraversa i corridoi dell'ospedale ed esce dal retro del pronto soccorso. Monta su un'utilitaria rossa guidata da uno zio e sparisce dietro il finestrino.

A Termini Imerese, un paese ancora attonito, ci sono i familiari ad attenderla. In via Navarra 6, un condominio all'interno di una cooperativa, teatro della tragedia, l'eco di quegli spari è ancora difficile da dimenticare. Gli inquilini si informano sui funerali. Ma è ancora presto per piangere le vittime. Oggi ci sarà l'autopsia nel reparto di Medicina legale del Policlinico. "Ho sentito tre, quattro, e poi ancora spari - racconta la signora Indovina, che abita al quarto piano dello stabile beige - Stanotte non abbiamo dormito. Ho una bambina piccola ancora sotto choc".

A vedere la ferita in fronte a Ornella è stata per prima Anna Venticinque. Abita sullo stesso pianerottolo dei Bova, al terzo piano: "Non ho sentito gli spari, ma le urla disperate di Ornella e poi quelle della cugina Ivana e del marito Dario. Anche loro abitano nello stesso stabile". Ivana Mercurio ha cercato di soccorrere la cugina, ma in preda al panico è riuscita solo a dire: "Anna ti prego chiedi aiuto". Dario piangendo ha esclamato: "È successo un macello".

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Su Termini Imerese si avvicina pericolosamente la dead line del 31 dicembre

Fiat – Su Termini Imerese si avvicina pericolosamente la dead line del 31 dicembre decisa dalla Fiat per abbandonare il sito siciliano. Nessuno dei piani industriali al vaglio dell'advisor pubblico Invitalia può garantire occupazione ai 2.300 lavoratori del sito siciliano e il loro futuro rimane in sospeso. Intanto, dopo la chiusura della Cnh di Imola avvenuta il primo giugno scorso, il Lingotto ha annunciato la vendita dello stabilimento Irisbus di Grottaminarda, nella valle Ufita, in provincia di Avellino, al gruppo imprenditoriale molisano che fa capo alla famiglia Di Risio, lo stesso in corsa per rilevare un "lotto" di Termini Imerese. Seri rischi quindi per i 700 lavoratori, più quelli dell'indotto, che fino ad oggi hanno prodotto gli autobus della Iveco.

rassegna.it