Omicidio-suicidio di Termini Imerese di operaio Fiat: oggi i funerali, rabbia dei familiari

Agostino Bova e la moglie Margherita Corallo saranno seppelliti in luoghi diversi. Al Policlinico il dolore dei familiari. Lutto cittadino a Termini Imerese. 

 

di ROMINA MARCECA / palermo.repubblica.it
Si svolgeranno oggi alle 15 nella Chiesa madre di Termini Imerese i funerali di Agostino Bova e della moglie Margherita Corallo, morti per un raptus dell'uomo, un ex operaio Fiat che aveva perso il lavoro da quasi due anni, che ha freddato la moglie e ha ferito la figlia, Ornella, prima di spararsi un colpo di pistola alla tempia. Il sindaco di Termini ha proclamato il lutto cittadino.

Stamattina, nella camera mortuaria del Policlinico, i familiari di Agostino Bova hanno dato l'ultimo saluto alle salme. Alcuni parenti non sono riusciti a contenere la rabbia nei confronti dell'uomo, che a quanto pare sarà seppellito in un luogo diverso da quello della moglie. Ornella non è riuscita a raggiungere i parenti a Palermo: si è sentita male durante il tragitto in auto, e ha preferito tornare indietro.

Le due figlie, tra cui la superstite, in un comunicato ringraziano "quanti si sono uniti al nostro dolore per il sostegno che non ci hanno fatto mancare", specificando che "alla sepoltura si procederà nei prossimi giorni in forma strettamente privata".
(01 agosto 2011)

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Operaio Fiat omicida-suicida Agostino Bova: oggi lutto cittadino a Termini Imerese (Pa)

Il sindaco di Termini Imerese, Salvatore Burrafato, ha proclamato il lutto cittadino oggi, in concomitanza con i funerali Margherita Corallo e di suo marito Agostino Bova, ex operaio della Fiat che l'ha ucciso e si e' poi tolto la vita, in preda alla depressione da due anni dopo essere stato licenziato. Le esequie saranno celebrate nella chiesa di San Nicola in piazza Duomo. (AGI)

Agostino Bova l'operaio Fiat di Termini Imerese che s’uccide per 55 euro

Venerdì scorso sulla prima pagina del Corriere della Sera, come in tutti gli altri quotidiani, ballavano milioni di tangenti, vere o presunte, pagate a destra e a manca. Fiumi di denaro.
Nelle pagine economiche c’era la notizia che Marchionne rifà la squadra per Fiat-Chrysler con 22 manager, di cui si fanno nomi e cognomi ma non un cenno sui loro emolumenti. A pagina 20 due notizie e due servizi appaiati. A sinistra il titolo recita: «Costi lievitati di 15 milioni, nove indagati all’Aquila per i lavori della Questura». Non risparmiano nemmeno la sede della polizia! A destra il titolo dice: «Uccide la moglie e si spara. Era stato licenziato per un furto di 55 euro». Il fatto si è verificato a Termini Imerese, l’operaio, si chiamava Agostino Bova e ha tentato di uccidere anche la figlia, rimasta ferita alla testa.
Bova aveva 56 anni era un operaio Fiat e la sua vita era quella di un lavoratore siciliano che finalmente aveva un’occupazione considerata stabile. Invece Agostino aveva perduto il lavoro circa un anno e mezzo fa per un provvedimento disciplinare.
Nella Fiat di Marchionne non si transige. L’operaio era stato accusato di avere usato il badge di un collega per scaricare buoni pasto: un “furto” valutato in 55 euro. Era stato condannato al licenziamento, alla disoccupazione, all’umiliazione di essere considerato un ladro.
In altri momenti Bova sarebbe stato punito con un richiamo, una breve sospensione, non certo con il licenziamento. Ma a Termini Imerese la Fiat c’è e non c’è; e si discute quale sarà la sorte di tutti i lavoratori. I sindacati sono deboli, la politica è debole, la cosiddetta società civile è distratta, e c’è l’uomo forte, Marchionne, che licenzia il povero Bova, ma, come abbiamo visto, può ricattare l’Italia.
Cosa è diventato questo paese dove il “furto” di 55 euro è punito con la vita (di questo si tratta per chi si trova nelle condizioni di Bova) e contemporaneamente si approva una legge per fare prescrivere i reati dei grandi profittatori che affittano avvocati di grido pagati con milioni di euro? L’operaio Bova in un paese di Sicilia era invece solo, macchiato dal “furto” di 55 euro non prescrivibile. Vergogna.

di Emanuele Macaluso - ilriformista.it

Stabilimento Fiat Termini Imerese ultime news 1 Agosto 2011

Si ripete la medesima situazione anche nello stabilimento Fiat di Termini Imerese. Sono mesi, ormai quasi anni che la politica e gli imprenditori, ed i sindacati parlano di una soluzione imminente.

Si dice che un progetto definitivo sia sempre lì lì per essere approvato. Esattamente come per la De Tomaso, anche se ora pare si sia arrivati quasi ad una risoluzione definitiva.

A Termini Imerese invece si continua a parlare ed a fare promesse. Siamo ormai oltre il secondo semestre del 2011 lo stabilimento entro fine anno chiude. I tempi stringono i progetti sono stati presentati e guarda caso si è anche inserito Gian Mario Rossignolo con la De Tomaso.

Anche nell'ultimo incontro, in questi giorni, non si è arrivati a nessuna conclusione concreta.

Da quanto riesco a capire sembra che l'unico progetto realistico sia quello della DR.

Per il resto mi sembrano sempre delle belle dichiarazioni di circostanza più che altro per salvare la faccia e soprattutto l'istituzione per cui lavorano.