A Termini Imerese rischia il crollo il bastione delle cinquecentesche mura civiche di Carlo V.

Sta per scomparire un altro pezzo del centro storico tra l’indifferenza di chi governa. A denunciarlo è l’associazione SiciliAntica. Il manufatto si trova nella parte bassa della città, in un lembo dell’antica cinta muraria ancora integra e che meriterebbe di essere ripulita e valorizzata adeguatamente.

INTERVENTO IMMEDIATO - “Chiediamo un immediato intervento – dichiara Alfonso Lo Cascio della presidenza regionale di SiciliAntica - affinché una parte della memoria storica della città non sparisca tra il disinteresse totale di chi l’amministra. La parola tutela è un termine completamente sconosciuto a questa Giunta comunale, che non ha saputo elaborare un programma di manutenzione del patrimonio storico e monumentale: l’aspetto grottesco è che continua a riaffermare il grande impegno dell’amministrazione per lo sviluppo turistico. Tra poco quello che potremo offrire a improbabili visitatori sono solo rovine e degrado. Invece di distribuire soldi a gruppi e associazioni amiche per iniziative banali e insignificanti, li utilizzino per evitare che il nostro patrimonio culturale, come l’antica cortina muraria, scompaia del tutto”.

LE ANTICHE MURA - Le mura furono costruite durante il regno di Carlo V d’Asburgo (1516-1556) quando venne deciso l’ampliamento del perimetro murario di Termini Imerese che si inserisce nel quadro del potenziamento delle fortificazioni delle città costiere siciliane. Le nuove mura, che cinsero il centro antico con una cortina muraria provvista di scarpa e rinforzata da bastioni angolari, fu edificata nel trentacinquennio 1556-1591. Il perimetro fortificato era lungo circa 3,8 km e vi si aprivano inizialmente nove porte: di Palermo, di Girgenti (o di Caccamo), Euracea (o della Barratina o di Bellomo oBeddomu, corrotto in Beddoma o Baddoma), di Messina (o di Pescara, dal viceré Avalos di Pescara), del Caricatore, della Sanità (o Portonello della Legname o di Artese), della Marina (o della Dogana), della Pescheria e di S. Caterina (o di S. Giovanni o della Fossola). A queste fu aggiunta, nel 1636, la porta Erculea (oFelice).

PERIMETRO FORTIFICATO - La costruzione del nuovo perimetro fortificato, sancì l’inizio della progressiva espansione dell’abitato sulle colline di S. Lucia e di S. Francesco di Paola, con la graduale saturazione degli spazi verdi. La costruzione delle nuove mura ebbe sul territorio un impatto geomorfologico particolarmente pesante, comportando una severa modificazione della fascia costiera. L’impatto maggiore fu prodotto dalla realizzazione ex novo, sotto la direzione d’Orazio del Nobile, nel 1587, del torrione nuovo (Torraczo o Torracchio) con la nascita di un promontorio artificiale. Molti corsi d’acqua furono attraversati e ne furono sbarrate le aree di testata; per la necessità di reperire i materiali di costruzione si incrementò l’attività estrattiva di materiali lapidei delle cave di Santa Lucia e di Patara (oggi contrada Santa Marina). Si ebbero lavori di rinterro e d’escavazione con conseguente variazione dell’assetto geomorfologico di gran parte della città. Nel contempo (1557-1580 c.), furono effettuati degli imponenti lavori che ampliarono l’area di pertinenza del Castello, dapprima limitata alla sola cima della rocca, con la costruzione di una nuova cinta bastionata e relativo fossato di difesa, che determinarono la demolizione di diversi quartieri.
 Fonte Italpress

Mafia: imputazione coatta Lombardo, verso rinvio udienza Gup

Si va verso un rinvio, per un difetto nelle notifiche alle parti, dell'udienza preliminare, davanti al Gup Marina Rizza, sull'imputazione coatta per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio al presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, e a suo fratello Angelo, deputato nazionale del Mpa. Lo si apprende da piu' fonti interessate.

L'udienza, prevista per le 15, dovrebbe essere rinviata subito ad altra data.

(ANSA).

Mafia: pm Morvillo, politica non e' in grado di liberarsi da presenze scomode

(Adnkronos) - "La politica oggi non e' ancora in grado da certe presenze scomode, e mi chiedo continuamente perche' quelle persone perbene che esistono in politica non allontanano chi non e' al di sopra di ogni sospetto". E' la denuncia del procuratore capo di Termini Imerese (Palermo), Alfredo Morvillo, fratello di Francesca Morvillo, morta con il giudice Giovanni Falcone nella strage di Capaci. Morvillo, durante la presentazione del libro 'Visti da vicino' di Francesvo Viviano e Alessandra Zimiti, ha quindi ricordato la figura dell'ex presidente della Regione siciliana Salvatore Cuffaro che sta scontando una pena a 7 anni di carcere per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra.
"Tutti sapevamo che ogni mattina c'era la fila sotto la sua abitazione -ha detto Morvillo- eppure, guai a parlare di Cuffaro. Tutti dicevano subito 'ma ha la faccia buona' oppure 'lo invito a cena' e noi siamo stati tutti a guardare. Bisogna avere il coraggio di fare delle scelte che vanno al di la' della valenza penale. Tutti questi signori che dai salotti televisivi tuonano contro la mafia, li avete mai visti presentarsi in un commissariato per denunciare? No. Eppure gravitano negli ambienti della pubblica amministrazione, degli appalti. Nessuno fa seguire alle parole un'assunzione di responsabilita'. E la cosa peggiora ulteriormente quando si parla della spartizione delle poltrone".

Nicola Piovani a Termini Imerese: “Niente conquiste senza le utopie”

Nicola Piovani a Termini Imerese
Termini Imerese, Chiesa di Santa Caterina d'Alessandria. Sulle note della sua musica, Nicola Piovani viene accolto dagli applausi. Ieri mattina, il Premio Oscar romano ha partecipato ad un incontro-intervista, organizzato dall'Associazione culturale Aremuse. Piovani, oggi e domani sarà a Palermo, al teatro Politeama, a dirigere l'Orchestra del Conservatorio "Vincenzo Bellini", che eseguirà le musiche scritte dal maestro per il cinema di Fellini, Taviani, Benigni. Ma oggi è a Termini Imerese. Accolto dalle parole del sindaco Salvatore Burrafato, e al suo riferimento alla tragedia che il territorio sta vivendo a causa della decisione della Fiat di chiudere il proprio stabilimento, Piovani, visibilmente colpito, parla della musica, della musica vista come impegno, e del musicista, che allo stesso modo deve essere un uomo "impegnato".
palermotoday

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